Lo sai perché dovresti vestire con tessuti naturali?
Oggi ti do 8 buone ragioni per vestire con tessuti naturali!
Il concetto di “moda responsabile” ci obbliga a confrontarci su diversi valori: lavoratori, ambiente, arte, cultura ma il consumatore spesso non percepisce tutto questo insieme di valori.
Gli stessi stilisti nella creazione delle loro collezioni, cercano spesso di capire cosa e quale sia il desiderio e la necessità, non solo estetica, ma anche consumistica del consumatore. Di cosa ha bisogno.
Per gli addetti del settore la moda rappresenta tutto questo.
La fast-fashion ci permette di acquistare a costi sostenuti capi di scarsa, pessima qualità.
Tutto nasce più per un bisogno indotto e più certo per necessità, che per volontà.
Da sempre ciò che indossiamo rivela a chi ci incontra per la prima volta una parte di noi.
Per tutto il giorno e poi per tutta la vita ciò che indossiamo diventa per noi come una seconda pelle.
Viene spontaneo chiedersi, quali siano le conseguenze sulla nostra epidermide!
Ecco perché la scelta dei materiali diventa così importante.
I tessuti di scarsa qualità FANNO MALE ALLA PELLE.
Immagino, non sia una novità per nessuno sentirsi dire che qualsiasi dermatologo sconsiglierebbe di indossare capi in fibre artificiali e sintetiche.
Fibre artificiali
– Acetato
– Cupro
– Lyocell
– Modal
– TriacetatoViscosa o RayonLana di vetro
– Fibre proteiche (caseiniche)
Fibre sintetiche
• Acrilico
• Aramidiche (tra cui Kevlar e Nomex)
• ClorovinileModacrilico (ossia acrilico modificato per resistenza alla fiamma)
• Poliammide (Nylon)
• Poliestere
• Polietilene
• Polipropilene
• Poliuretano (Elastam)
• Politetrafluoroetilene (teflon o Gore-tex)
La soluzione? Prevenzione e conversione.
Oggi proverò a convertirti alla moda sostenibile!
8 BUONI MOTIVI PER VESTIRE CON TESSUTI NATURALI
1) Sostenere la biodiversità.
La perdita e/o alterazione della biodiversità mette in pericolo la funzionalità e la sopravvivenza degli ecosistemi naturali.
L’Italia è il paese Europeo più ricco di biodiversità. E’ proprio dall’Italia dove ritagli destinati al macero, infatti, vengono recuperati e riciclati diventando un filato di nuova generazione attraverso un esclusivo processo produttivo che permette di risparmiare fino al 56,3% di CO2, fino al 56,6% di risorse energetiche e fino al 77,9% di acqua nell’intero processo produttivo.
2) Pelle sana.
Solo una parola: dermatite.
Esistono vari tipi di dermatiti da contatto.
Non starò qui ad elencarli per non diventare noiosa.
Ma, gli indumenti devono sovrapporsi in modo armonico al mantello cutaneo aiutando le varie attività fisiologiche della cute, agendo in modo complementare.
Per essere buono un tessuto deve proteggere senza modificare in modo negativo la qualità del rapporto cute-ambiente esterno.
Un esempio possono essere i tessuti che utilizzano gli sportivi.
L’ideale è che sia un materiale traspirante. Ovvero che faccia respirare la pelle.
Il loro opposto infine sono i tessuti trattati con sostanze non skin-friendly che impediscono la naturale traspirazione della pelle e il conseguente ristagno dell’ umidità.
3) Si armonizza al vostro corpo.
– Cotone.
Il cotone oltre ad essere sinonimo di freschezza è un buon conduttore di calore.
E’ perfetto per chi vive in paesi caldi o fa dello sport. Per chi come me fa attività fisica, è importante tenere a contatto con la nostra pelle un tessuto che la lasci respirare.
Allo stato grezzo la flanella è utile anche nei periodi meno caldi.
Mentre con un qualsiasi altro materiale sintetico vi lascio immaginare gli odorini che si possano sentire.
4) Vedere il tessuto come cura per la propria salute psicofisica
– Seta.
Oltre ad essere piacevole al tatto difende il corpo dalle cariche elettromagnetiche ed elettrostatiche.
E’ perfetto per i momenti di stress e di superlavoro.
Quindi perché non scegliere un bell’intimo in seta!
5) Addio reumatismi!
– Lana
Sarà ben noto a tutti le proprietà che la rendono la cura ideale per: reumatismi, mal di testa, mal di denti, dolori muscolari, d’orecchie e cervicali.
Il suo potere lenitivo è conosciuto fin dalla notte dei tempi, ed una tela grezza nel cassetto della nonna non mancava mai.
Può assorbire un terzo del suo peso senza diventare umida al tatto.
6) Risparmio e durevolezza
– Bambu’
Viene definita il nuovo “oro verde”.
Il che potrebbe benissimo essere una nuovo bolla speculativa.
La sua coltivazione viene considerata tra le più sostenibili ed a impatto ambientale pari a zero.
Si tratta di una fibra lunga è resistente, ideali per qualsiasi tipo di produzione.
Sono ipoallergenici grazie ad un agente batterico che arresta la proliferazione dei batteri che causano i cattivi odori.
7) Addio ritenzione idrica!
– Canapa
La fibra della canapa è una fibra tessile ottenuta dal floema o libro dei fusti delle piante di Cannabis (fonte Wikipedia).
Ma attenzione non va ne fumata ne ingerita! (scherzo..:))
Viene considerata tra i tessuti organici che più rispecchia il biologico.
Il suo utilizzo è tra i più versatili. A contatto con il corpo crea una sorta di massaggio che aiuta il micro-circolo
8) Supportiamo la produzione made in Italy!
Secondo le elaborazioni effettuate le superfici coltivate con metodo biologico in Italia hanno raggiunto quota 1.796.363 ettari che si traducono in una crescita del 20,4 % rispetto all’anno precedente. In termini assoluti, nell’ultimo anno, sono stati convertiti al biologico oltre 300 mila ettari. (fonte Sinab)
Oggi 24 aprile è l’anniversario del crollo dell’edificio Rana Plaza, a Dhaka, in Bangladesh, che ospitava un certo numero di fabbriche di abbigliamento.
Rimasero uccise 1.138 persone e molti altri furono feriti.
La tragedia ha messo in evidenza le terribili condizioni in cui lavoravano molte persone nel settore dell’abbigliamento.
A 5 anni da allora, ti chiedo di fermarti per riflettere un secondo prima di acquistare e chiediti se sai realmente #cosavesti.
“Ogni parola ha conseguenze ma ogni silenzio anche”
Vivy di Effettoserra