Post nostalgia… i miei mitici ANNI ’80!!
Sommario
Dagli anni ’80 di tempo ne è passato tanto, ma quegli anni mi sembrano così mitici da volerci tornare dentro in pieno.
Ci sono cresciuta negli anni ’80, dove tutto si stava evolvendo e io ancora non me ne rendevo conto.
E’ bastato ritrovarmi tra le mani la Smemoranda (la spessissima agenda alla quale affidavo i miei sogni, piena di frasi, colori e immagini ritagliate dai giornali) a farmi fare un salto nel passato, un salto nei miei anni ’80.
Erano gli anni dove non uscivo di casa se non indossavo Moncler e Burlington contemporaneamente.
Gli anni dove se ti chiamavano “gallo di Dio” o “squinzia” ti facevano sentire un re o una regina.
Gli anni dove non iniziavo i compiti senza aver prima visto la puntata di Saranno Famosi.
Gli anni del panino e patatine con gli amici al Fast Food Burghy.
Gli anni del telefono fisso, telefono che se usavi per oltre 15 minuti il giorno dopo lo trovavi con il lucchetto.
Gli anni ’80 dove sognavo di trovare l’amore come Sophie Marceau ne Il tempo delle mele e la leggera irriverenza della nonna mi ricordava quella di Poupette.
Gli anni dove senza Best Company e Naj Oleari mi sentivo OUT. Quante promesse fatte e bei voti portati a casa per averli!
Gli anni dove compravo il ghiacciolo con 200 lire.
Gli anni dove “Sposerò Simon Le Bon” non era soltanto un film, ma il sogno di ogni ragazzina come me.
Gli anni 80′ dove indossavo giacche delle spalline improponibili.
Gli anni dove mi cotonavo i capelli per sembrare più grande.
Gli anni dove per parlare con il fidanzatino del mare andavo a telefonare con il gettone nella cabina telefonica.
Gli anni ’80 dove cantavo a squarciagola indistintamente “Terra promessa” o “The Final Countdown“
Gli anni dove i maschi sognavano di fare i calciatori giocando a subbuteo.
Gli anni di Nick Kamen in boxer… perché che facesse pubblicità ai Levi’s lo ricordo solo grazie a google (vorrai mica dirmi che tu ricordavi la marca dei Jeans invece?!?!)
Gli anni ’80 dove con Gira la moda mi sentivo la stilista dell’anno!!
Gli anni del Drive In…e dei suoi tormentoni, tormentoni che non sono passati di moda mai…perché diciamocelo “Chi ha cuccato la Cuccarini?” lo dici anche adesso!!
Gli anni delle feste fatte al pomeriggio in casa, sul tavolo spostato di lato campeggiavano bibite patatine e panini dolci, si iniziava con qualche gioco per rompere il ghiaccio e poi si passava al ballo con il giradischi che suonava le canzoni lente e all’improvviso si spegneva la luce permettendo agli abbracci di diventare più stretti.
Gli anni dove masticavo Big Babol con l’eleganza di un cammello ma mi sentivo fighissima.
Gli anni ’80 un mix di ricordi, alcuni imbarazzanti altri così teneri da volerli rivivere.
Gli anni ’80 dove c’erano ancora le mezze stagioni.
Dove mi serviva la BIC per riavvolgere le musicassette.
Gli anni dove avevo il mio futuro ancora tutto da scrivere, da vivere.
Gli anni ’80 dove se sei di Torino passavi i pomeriggi (a volte anche le mattine tagliando scuola) in tre posti:
alla RINASCENTE, all’ IMPERA e al BURGERTIME.
Gli anni dove le conquiste non avvenivano sui social ma per strada, da un “Scusa sai l’ora?” Potevano nascere storie bellissime
Ciao Donato, hai ragione… adesso non ci guardiamo neanche più in faccia. Ma non posso che essere grata alla tecnologia, tante cose non avrei potuto farle, dobbiamo solo insegnare ai nostri figli ad usarla bene!