I nonni sono un patrimonio inestimabile, ci vedono nascere, ci accompagnano nella crescita e ci raccontano storie di tempo passato che non si dimenticheranno mai.
Quando muore un nonno, lascia un vuoto difficile da elaborare e da spiegare, nonostante l’età avanzata di Nonno Cosimo, non eravamo sufficientemente preparati, e poi in verità mai nessuno è pronto alla morte di un proprio caro.
Da mamma ho cercato di spiegare subito ai bambini quanto stava accadendo.
Era martedì sera e, dopo alcune commissioni a Torino tornavamo a casa da papà, ma una sua telefonata mi avvisa che stava andando dai suoi genitori.
Era chiara la gravità della situazione così ho iniziato a spiegare ai bambini che il papà era andato a casa dei nonni perché nonno Cosimo non stava bene.
Da subito hanno iniziato a chiedere senza sosta: (forse anche percependo il mio stato d’animo nel pieno del panico. Non mi piace mai essere da sola ad affrontare con loro argomenti tanto delicati.)
-Come mai papà non è a casa?
-Cos’ha il nonno?
-Ma la nonna è lì?
-Hanno chiamato il dottore?
-Ma papà poi torna a casa?
Non ho fatto in tempo ad ascoltare tutte le domande quando con un messaggio venivo avvisata della morte del nonno.
Mi ritrovo a singhiozzare, mentre davo la notizia ai bambini che mi fissavano con occhi increduli e Sara mi dice: “mamma tu non puoi piangere, tu devi calmare noi…”
questa affermazione subito mi ha spiazzata, poi mi ha dato la forza di spiegare tutto quello che era appena successo.
C’è chi dice che dobbiamo essere forti, che non dobbiamo piangere; sarà anche vero, ma io ho sempre ritenuto un dono dimostrare la fragilità e la debolezza emotiva.
Reprimere i sentimenti non fa mai bene!
Così per prima ho chiesto aiuto e supporto a mia mamma, alle mie amiche, le quali ognuna a modo suo ha reso meno dure queste giornate, tra abbracci e chiacchiere questi sono i libri e i cartoni animati che mi hanno consigliato di leggere e guardare insieme ai bambini.
Mi asciugo le lacrime, prendo i bimbi in braccio, ci sediamo sul divano vicini vicini e parliamo e piangiamo.
Spiego loro che nonno è morto, che piango perché sono triste, che è normale essere tristi quando qualcuno che abbiamo amato muore.
Poi taccio, li abbraccio ancora più forte e aspetto le loro domande.
Ma il nonno adesso non lo vediamo più?
No amore, il nonno non c’è più. Non vedrai più il corpo del nonno ma la sua anima sarà sempre qui insieme a noi come prima.
Che cos’è l’anima?
L’anima è l’insieme di tutte le cose belle che ricordi del nonno, le risate insieme, le coccole, i cucù a tavola dietro le bottiglie.
Come è morto il nonno?
Si è fermato il cuore, c’erano i dottori che hanno provato a farlo battere ancora, ma non è più ripartito.
E cosa gli hanno fatto i dottori?
Hanno fatto il massaggio cardiaco, sono delle forti pressioni che si fanno al cuore, ho imparato a farli durante i corsi di disostruzione pediatrica.
Adesso il nonno dov’è?
Adesso lo hanno messo nel letto, poi verrà messo nella bara ma solo il corpo, il nonno è insieme a Niky (QUI racconto come ho spiegato loro la morte del cane) in cielo, nel suo amato cielo Pugliese.
Ma come hanno fatto a portarlo nel letto? Io neppure da adulta ci riuscirei.
Tesoro gli infermieri dell’autoambulanza sono forti e poi si saranno aiutati in qualche modo.
Sara: “Forse hanno usato la barella dell’autoambulanza, lo hanno messo lì e poi portato a letto”.
Ma quando poi andiamo a casa dei nonni, nonno Cosimo non lo vediamo più?
No, non lo vediamo più da nessuna parte ma sarà sempre con noi, e ci ricorderemo di tutte le cose belle.
Adesso che il nonno non c’è più e la nonna è sola dovremmo andare più spesso.
Cit. Sara 6 anni. (le ho dato solo un abbraccio senza bisogno di parole)
Ma anche papà adesso sta piangendo?
Sì piange anche papà, piangere è giusto, è naturale, e poi era il suo papà.
Ma piangono tutti tutti?
Piangono tutte le persone che hanno conosciuto il nonno e che gli hanno voluto bene.
Allora piange anche lo zio Carlo…
Certo, anche lo zio Pietro.
Ma lui che è in Puglia come fa a saperlo che il nonno è morto?
….. e mentre cercavo un modo per spiegare il tam tam che si fa in questi casi, ricominciano con altre domande sulla morte.
Ma poi il nonno dove va?
Si divide, il corpo resta nella bara al cimitero l’anima va nel cielo (immaginala come un fantasmino trasparente).
Ma adesso il nonno cammina sulle nuvole?
Non solo, ci balla sulle nuvole, ci corre sulle nuvole.
Superata la mezzanotte soddisfatti delle mie risposte ad ogni loro dubbio, si sono finalmente addormentati tra le mie braccia.
Il giorno prima del funerale insieme al papà hanno scelto di fare un disegno e metterlo nel taschino della giacca del nonno, un ultimo saluto a modo loro.
Ho pensato per adesso di non affrontare più per prima l’argomento ma solo di rispondere con più serenità e semplicità possibile ad ogni loro domanda, anche quelle che a noi adulti sembrano strambe.
Questa è la nostra storia, come sempre non esiste in assoluto un modo giusto o sbagliato, esiste il modo giusto per voi e per i vostri figli, esiste l’amore che mettete in ogni vostro gesto e in ogni parola usata anche nei periodi più difficili.
Ti lascio 5 piccoli consigli su come affrontare la morte di un nonno con i bambini.