Se mi chiedi qual è un sogno che vorrei realizzare, senza dubbio ti risponderei fare il Cammino di Santiago con i bambini.
E’ un viaggio che, volevo fare da quando lottavo per realizzare il mio desiderio di diventare mamma.

Adoro viaggiare, vedere posti nuovi, mi piace conoscere culture diverse, cibi colori e odori di luoghi lontani; ma con i bimbi mi sono fermata, sono molto abitudinari e ogni cambiamento anche piccolo o breve che sia li manda completamente in tilt rendendoli particolarmente irrequieti e ingestibili; ho scelto di non sottoporli a tale stress e aspettando tempi migliori leggo nei diversi blog racconti di famiglie che hanno fatto il Cammino di Santiago con i bambini.

Tra un articolo e l’altro trovo Laura che mi “regala” la sua esperienza, il racconto del suo Cammino di Santiago con la famiglia, una condivisione arrivata proprio in un periodo particolare della mia vita, quasi come un segno.

Il Cammino di Santiago con i bambini 

Il 22 Febbraio del 2014 ho guardato mio marito negli occhi e gli ho detto:
Andiamo a fare il Cammino di Santiago.”
“Andiamo!” Mi ha risposto lui in tutta fretta.

Era stato un anno molto impegnativo, la sorte ci aveva messo a dura prova, niente più nella nostra vita era certo. Avevamo bisogno di ritrovare la serenità, di provare sulla nostra pelle nuove emozioni perché quelle che avevamo vissuto fino a quel momento ci stavano logorando. Ho sentito il forte bisogno di fare questo viaggio, come se nulla importasse più che compiere quei 120 km a piedi, con la mia famiglia.

Da quel giorno non ho fatto altro che organizzare questa avventura, perché non sarebbe bastato prendere uno zaino, delle scarpe comode, una borraccia e partire. Avremmo dovuto prendere qualche accortezza in più perché con noi sarebbe venuta anche la nostra bambina di due anni e mezzo.
Così abbiamo acquistato un passeggino rimorchio per bici, comodo dalle ruote grandi adatto a tutti i tipi di terreno; preso il biglietto aereo Bergamo- Santiago di Compostela, 2 zaini e scarpe da trekking comode.

Primo giorno verso il Cammino di Santiago

Il 21 Giugno 2014 inizia l’esperienza più bella della mia vita, che custodisco sul mio personale taccuino di viaggio per Il Cammino di Santiago, oltre che nel cuore!

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Atterrati a Santiago, prendiamo un taxi e con 120€ raggiungiamo la prima tappa del nostro cammino: Sarria. Considerando che era la mezzanotte passata avevo già prenotato un piccolo hotel accogliente dall’Italia. L’unico soggiorno programmato in anticipo.
Per tutta la durata del cammino sulla scelta dei luoghi per dormire e mangiare, ci siamo solo affidati al caso e ad un pizzico di comodità considerando la nostra piccola.

Il secondo giorno: inizia il vero Cammino

Il mattino seguente freschi e riposati partiamo per la prima tappa: 22 km da Sarria a Portmarin.Viola, nostra figlia, è più eccitata di noi. Felice e tranquilla nel suo grande passeggino, alterna piccoli pisolini a passeggiate mano nella mano con me.
I paesaggi sono ricchi di colori, animali ovunque e gli occhi di mia figlia sono perennemente pieni di meraviglia.

Il terzo giorno di Cammino

Percorriamo 25km fino ad arrivare a Palas de Rei. La stanchezza del giorno prima è tanta ed il percorso sembra ancora più complesso del precedente.
Incontriamo molte persone, tutte di nazionalità diverse, ma chiunque si ferma per poter fare una foto o filmare la piccola Viola.<
Non hanno mai visto una bimba così piccola affrontare il cammino; e già dopo pochi km diventa la “Nina mas pequena”.
La sera siamo tutti stanchi, ci fanno male le gambe e le spalle per via della pesantezza dello zaino, ma ci addormentiamo felici e sereni come non lo siamo più da tempo.

Ogni mattina Viola apre gli occhi dicendo: “Oggi andiamo a Santiago di Compostela?

Il quarto giorno del Cammino di Santiago con i bambini


Sentiamo il peso reale della fatica. Dopo 15 km a Melide, ci dobbiamo fermare per forza.
Nel paese c’è un piccolo parco giochi e passare il resto della giornata allegramente con Viola non è difficile.
Quel giorno, però mi sono chiesta davvero per la prima volta dalla partenza chi me lo abbia fatto fare!!! Eppure dopo due ore di riposo non vedo già l’ora di riprendere lo zaino in spalla, il nostro passeggino e ripartire.
La voglia di avvicinarci a Santiago è troppa il giorno seguente; e così senza tanti pensieri percorriamo circa 36 km in 9 ore effettive di cammino.
Arrivati la sera siamo esausti. Non credo di non avere le forze neanche per parlare.
Ho ripensato al percorso fatto durante il giorno: i profumi intensi dei boschi, i colori accesi dei fiori, i nostri silenzi e la mano tesa di mio marito in un momento di sconforto.
Per la quarta sera ho chiuso gli occhi sorridendo.

Il quinto giorno del Cammino

Mancano solo 19 km e poi si concluderà il viaggio più faticoso e intenso che avremmo potuto compiere.
Così la mattina del quarto giorno carichi come sempre facciamo una buonissima colazione in casa della famiglia nella quale abbiamo trovato alloggio la sera prima.
Latte caldo, biscotti, marmellate, brioche.
La Signora ci fa un sacchettino con un po’ di scorta per la piccola, nel caso avesse fame durante il tragitto.
Apriamo la porta e il diluvio ci assale.
Chiudiamo Viola dentro il passeggino col parapioggia, mio marito ed io indossiamo la cappa e partiamo sotto l’acqua incessante.
camminando sotto il diluvio
Quella pioggia scivola sopra il tessuto plastificato e assieme porta via il superfluo dai nostri cuori.
Quel tempaccio è arrivato proprio nel momento giusto.
il sole caldo che ci sorprende arrivati sul Monte do Gozo: luogo dal quale finalmente vediamo le torri della basilica di Santiago.
È fatta ormai. Dopo altri 5 km tra i palazzi della città ed emozionati da avere la pelle d’oca, giungiamo finalmente alla piazza Obradorio.
Maestosità, stanchezza e lacrime.
Tante lacrime.
Uscite dai miei occhi e da quelli di mio marito.
Ci stringiamo forte ancora con gli zaini in spalla e Viola ci chiede di prendere in braccio anche lei. Rimaniamo stretti così, immobili ad ascoltare i nostri respiri affannosi non so per quanto tempo. Sento il cuore a mille nel petto di mio marito. Siamo fieri ed orgogliosi perché finalmente ce l’abbiamo fatta.Dopo 5 giorni e 120 km a piedi, spingendo un passeggino di 20 kg più i 13 kg di peso di mia figlia, per infinite salite; su massi che sembravano posizionati a caso sopra un ruscello; in discese fangose e ripide, per scalinate lunghissime, con 10 kg di zaino sulle spalle; ed in tutto questo riuscire ad assecondare le richieste di una bambina piccola, ha veramente messo a dura prova i nostri nervi.
È stato faticoso e avrei voluto arrestarmi tante volte e trovare una via più semplice, eppure il cuore mi ha sempre spinto a compiere quel passo in più per poter giungere a Santiago.

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Più volte ho pensato che se quel percorso lo avessi fatto vicino casa avrei avuto una paura immane. Abbiamo attraversato luoghi angusti, in paesini di tre case completamente abbandonati.
Boschi scuri e umidi dai quali non vedi la strada, eppure non c’è mai stato luogo nel quale mi sia sentita più al sicuro.
Ho scoperto la bellezza della solidarietà e fratellanza.
Tutti durante il cammino sono tuoi amici e tutti si fidano gli uni degli altri senza essersi mai visti prima. Ho ritrovato l’amore dei gesti nello spagnolo che ha spinto il passeggino con me per la salita, nell’uomo che ci ha offerto un biscotto, in tutti i “Buen Camino” che ho sentito e ai quali ho risposto.

Non sarei mai riuscita a fare questa esperienza senza mio marito e mia figlia, che sono stati la speranza e la consapevolezza che nessuno dei tre si sarebbe arreso.
cammino di santiago con bambini
Per ridare un po’ di speranza a mio marito per fargli capire che ogni fatto negativo che ci colpisce è in realtà una nuova occasione per renderci più forti.
Per mia figlia, perché apprezzi l’unicità della sua famiglia. Perché possa sempre meravigliarsi davanti una bella alba, o fermarsi stupita ad osservare i colori speciali di un fiore; ma soprattutto l’ho fatto perché è stata la fede inconsapevolmente a costringermi.
Oggi a quasi due anni di distanza non passa giorno nel quale non pensiamo a come poter affrontare il nostro prossimo cammino verso Santiago.
In quattro, perché nelle nostre vite è arrivato un altro piccolino: Giacomo appunto.

Grazie ancora a Laura per aver condiviso con me questo magico viaggio, puoi scrivere a laura.pigini16@gmail.com per altri consigli sul Cammino di Santiago.

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