Quando si è genitore di un bimbo di due o tre anni, affrontare i capricci dei bambini, ed uscirne vivi, è senza dubbio la sfida più ardua.
Non vorresti assecondare tutti i suoi capricci, vorresti iniziare a dare dei limiti ma, non è facile farsi capire… non lo è mai con i figli e, a quest’ età ancor di più.

Capire a cosa siano dovuti i capricci e cosa si nasconda effettivamente dietro è assolutamente lecito.
Perché dietro un capriccio c’è sempre un motivo!

Cosa sono i capricci dei bambini

I capricci, sono pretese insistenti, il più delle volte (crediamo noi adulti) inutili.

Quelli che noi definiamo capricci dei bambini, non esistono. Sono solo il normale conflitto che nasce all’interno della relazione genitore-figlio, a causa della difficoltà di comunicazione.

Nella nostra società il pianto del bambino viene subito identificato come capriccio o come vizio.

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In realtà questi attacchi d’ira esprimono un disagio o un bisogno profondo che il bambino ha in quel momento. Queste “scenate” sono il risultato della frustrazione che esprime il piccolo nel non riuscire a fare qualcosa o nel non essere compreso.
Un bambino non piange senza motivo.

Ma nel senso più profondo, implicito, con un capriccio un bimbo potrebbe voler dire mille cose.
Nella fase dei terribili due anni (che tanto temiamo noi genitori) il bambino può far le bizze non perché sia viziato o dispettoso ma perché è l’unico modo per “imporre” il suo pensiero, i suoi sentimenti.

Potrebbe voler dire: ”mamma ho bisogno di coccole“, “papà, gioca ancora con me“, “mi sento solo“.

Spesso, i capricci a volte altro non sono che, una semplice richiesta d’attenzioni.  Attenzioni che, noi adulti, fra lavoro, casa e altri impegni, talvolta trascuriamo.

Ma può anche essere il segnale di un malessere fisico, di una semplice stanchezza che fa diventare il bimbo nervoso, pretestuoso.

È un’ età in cui, per loro, è impossibile gestire le emozioni, rabbia, tristezza, paura, inadeguatezza.

Non riuscendo a controllare tutto ciò e, vedendo che le cose non vanno esattamente come vorrebbero, esplodono nei capricci che, in quel momento sembreranno di vitale importanza.

Se dovessi rispondere alla domanda come mi sento difronte ai suoi capricci dei bambini, direi: “impotente”.

Con l’esperienza e solo con tanta esperienza, impari, che i capricci dei bambini sono una fase “fisiologica” della loro crescita.

Come calmare i capricci dei bambini

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Mettiti nei loro panni

Alla base di tutto, devi imparare a riconoscere il loro carattere, rispettare il più possibile i loro gusti e i loro tempi, evitargli se non è davvero necessario momenti di stress.

Non fare muro contro muro

Se non riesci ad evitare che parta il capriccio cerca almeno di non fare muro, ma di distogliere il pensiero negativo del bambino con un’alternativa a lui irresistibile.

Tra zero e tre anni, il “braccio di ferro” coi figli è inutile. Parliamo di bambini piccoli, troppo piccoli, per cercare di “imporre” le nostre decisioni.

Fallo sentire compreso

Cerca di farlo sempre sentire compreso, anche durante il capriccio più difficile, prima si deve calmare e solo dopo sarà in grado di ascoltarti. Non spiegare mai qualcosa durante la crisi, calmalo abbracciandolo, contienilo forte se lo vorrà o lascialo sfogare da solo se ti manda via.

Ogni bambino ha una sua sensibilità, un suo mondo ed è li che un bravo genitore deve applicarsi, capire come entrare in quel mondo, deve trovare quel modo unico per interagire con il proprio figlio.

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Insegna le regole attraverso l’esempio

Il tuo ruolo è quello di dare regole, e per farlo al meglio senza scatenare le tipiche reazioni oppositive, devi riuscire a infondere nel bambino la voglia di imparare dal tuo esempio quali sono le cose che può fare e quali no.

Così facendo imparerà a rispettare le regole perché si fida di te, e riconosce in te una persona da stimare ed imitare e non una persona da temere alla quale ubbidire.

Abbassa il tono della voce

Trattandosi come abbiamo già detto di un problema di comunicazione, mantenere un tono deciso, senza alzare il tono di voce, è il miglior esempio che puoi dare per far capire come comunicare le proprie emozioni in maniera consapevole.

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Impara a essere paziente

Per sedare o addirittura prevenire i capricci dei bambini devi armarti di pazienza e affinare il tuo spirito di osservazione. Con un po’ di allenamento ti renderai conto presto che più sei calma pacata e decisa, meno i bambini avranno modo di “fare i capricci”.

 

Come sopravvivere ai capricci dei bambini: la mia esperienza

Col tempo impari che l’unico modo per stemperare la situazione è “ascoltare“, captare il segnale che il bimbo sta lanciando.
Ho notato, ad esempio, che mia figlia quando sa di non essere al centro dell’attenzione, (perché i grandi parlano di cose loro) inizia ad urlare, buttare in aria i giochi le prime volte mi arrabbiavo poi ho capito che non era la strada giusta, lei aveva bisogno di essere ascoltata e rassicurata così adesso quando capita, la prendo in braccio  promettendole che, dopo aver finito di parlare col papà, giocherò con lei.

Sara si tranquillizza e, l’antipatico capriccio è scongiurato.

Quando ripresi a lavorare e, anche lì, l’arma vincente fu “parlare” con amore e serenità, farle capire che mamma si sarebbe assentata qualche ora ma poi sarebbe tornata, e avremmo passato insieme facendo cose belle il pomeriggio o la serata.

Per Teo è la Televisione a rappresentare un grande problema.
Starebbe ore e ore lì, come ipnotizzato, a guardare i suoi cartoni e, ogni volta devo inventare nuovi giochini per distrarlo.

A tre anni per mia fortuna la loro voglia di imparare cose nuove è sorprendente!
Oggi ad esempio, dopo 20 minuti di Rai YOYO , ho provato a spegnere la Tv, ti lascio immaginare le urla, e i pianti.
Senza dar troppo peso al suo sfogo ho preso due bottiglie vuote, un po’ di pasta e ho iniziato a fare davanti al lui il “giochino del travaso”.

Risultato??

Ha subito smesso di disperarsi guardandomi incuriosito e pochi minuti dopo ha voluto provare anche lui, si è divertito tanto, ha fatto un gioco che ha sviluppato le sue capacità ed io sono riuscita ad allontanarlo per quel pomeriggio “dall’insidiosa” Tv, limitando le urla strazianti !!!

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Ovviamente, in tema di capricci, non può mancare… l’asilo!
I capricci, la mattina, sono all’ordine del giorno (mi preoccuperei se non ci fossero!), la scusa preferita.. “ho male alle gambe”!

Ma basta fare il “giochino dell’abbraccio”, ricordare loro che ad attenderli c’è la maestra che tanto gli vuole bene ed ecco che pochino alla volta riesco a prepararli e lasciarli all’asilo col sorriso.
Anche piccoli rituali solo vostri, frutto di quella complicità, empatia che solo tra una mamma e figlio esiste, possono aiutare tanto.

Sicuramente è inutile di alzare la voce e arrabbiarsi ulteriormente.

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