Scegliere un parto naturale non è da coraggiosa

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Partorire in casa

Ti racconto perché non sono una donna coraggiosa, ma una fifona; e perché ho scelto il parto naturale a casa.

Sono passati 6 anni da quando è nato il mio secondo bimbo, ma sembra ieri, il ricordo di quella notte resterà sempre nel mio cuore, perché non ho avuto coraggio, solo rispetto per me stessa e per le mie paure.

Quando racconto che Teo è nato in casa, dopo il volto incredulo e stupito mi dicono tutti ” che coraggio!!”.

Quasi come fossi un principessa che sfida il drago; ma io non mi sento coraggiosa, non credo di aver avuto coraggio anzi; il coraggio dovevo farmelo venire ogni volta che ripensavo ad un parto in ospedale.

Cosa manca per un vero parto naturale

Per me, è più coraggiosa una mamma che fa nascere un bambino in ospedale di me, (e non parlo di malasanità assolutamente) Ad oggi, fortunatamente sono sempre di più gli ospedali che sono attenti ai bisogni di una mamma e del suo bambino.

  • semplicemente perché non sei nel tuo ambiente, protetto e accogliente
  • perché non sei circondata da persone amiche
  • perché nessuno ti tiene per mano magari 12 ore, e a volte ne servirebbero molte di più
  • perché quando stai per cedere vorresti un abbraccio e non un rimprovero
  • perché quando nasce, nessuno ti dice quanto sei stata brava
  • perché spesso sei solo un numero e devi anche essere veloce

Cosa mi ha spinto verso la scelta di un parto in casa

Da buona fifona, per il mio parto naturale ho scelto di non essere coraggiosa

  • ho scelto di farmi accompagnare durante tutta la gravidanza da un’ostetrica a domicilio (le ricordo ancora come le ore più liete, senza ansie e quando le avevo come per incanto riusciva a farle svanire)
  • ho scelto di stare a casa mia, nell’ambiente che con tanto amore ho arredato
  • ho scelto i tempi assecondando il piccolo
  • ho scelto le posizioni
  • ho scelto i vocalizzi
  • ho scelto di non aver paura e di sentirmi al sicuro
  • ho scelto per me la cosa giusta (cosa che auguro a te, che sia il parto a casa o in ospedale)
  • ho scelto di essere guidata dal mio bambino e non da un’estraneo.

 

Non ti posso negare di aver avuto mille dubbi, timori e tentennamenti; gli ormoni “impazziti” tipici della gravidanza non mi aiutavano certo ad essere obiettiva.

Libri sul parto naturale e la nascita in casa

Ho trovato le mie risposte tra i molti libri letti in gravidanza. In particolare quelli che mi hanno aiutata a scegliere il parto naturale in casa sono:

  1. Il parto in casa. Nascere nell’intimità familiare, secondo natura 
  2. Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascita  

Il mio parto naturale in casa

Per questa gravidanza, da subito, ho desiderato e sognato un percorso naturale con il lieto fine di un parto in casa.

Dopo aver avuto il totale appoggio dalle mie colonne portanti, la mia mamma e mio marito, lascio il percorso iniziato con il ginecologo e scegliendo di proseguire la gravidanza seguita da un’ ostetrica privata. Virginia.

Virginia, mi ha dato il suo nominativo un’amica della quale mi fido ciecamente, che aveva già provato l’emozione del parto a domicilio proprio con lei.

E’ stato subito feeling, quel sentirsi immediatamente bene come avvolte da un caldo abbraccio.

Inizia il mio percorso, la mia rivincita (su un primo parto che ha lasciato ricordi non troppo piacevoli), i miei 9 mesi di emozione.

 

Arriviamo a 38 settimane, sono impaziente e un po’ preoccupata di dover comunque andare in ospedale (è qui che avevo paura, è qui che sentivo che mi mancava il coraggio) o di non riuscire a gestire i dolori come al primo parto.

 

Ma avevo al mio fianco 2 angeli, Virginia e Valeriè, le mie ostetriche che mi chiamavano ogni giorno, mi confortavano infondendomi coraggio e fiducia.

 

Inizio a parlare con Teo, il più delle volte slogheggio!!
“Esci da lì…esci da lì, noi siamo qui per te!! Noi siamo qui per te!!”

Noi siamo pronti, e lo aspettiamo, il 20.01 si fa la luna e ancora nulla; inizio a scalpitare, lo vorrei già con noi.

 

Il 21.01 verso sera iniziano delle contrazioni che però a dispetto delle altre volte, non passano sotto la doccia e diventano (seppur non dolorose ) sempre più vicine, decido di mandare la bimba a dormire dalla nonna;

a dirla tutta è mio marito ad insistere, io continuavo a dire che non sarebbe nato fino al giorno dopo almeno.

 

Diceva “non si sa mai, alla peggio riposi tutta la notte” obbligandomi a chiamare le ostetriche, che mi danno dei consigli e mi dicono di richiamare se cambia qualcosa, non cambia nulla

alle 21.30 cotta mi metto a letto, riesco a prendere sonno.

 

Mi sveglio verso le 23.30 in un bagno di sudore con l’agitazione, vado in bagno ed inizio a tremare;

chiamo mio marito e iniziamo a monitorare le contrazioni, sempre regolari ogni 5/4 minuti

richiamo le ostetriche, mi dicono che siamo solo all’inizio forse e di provare a mettermi nella vasca,

allora la riempiamo con acqua calda e olio essenziale di lavanda, metto musica rilassante e accendo le luce a led blu. ( meglio di una spa.. ma sono a casa mia!)

 

mi immergo e sento sollievo

ma le contrazioni continuano, aumentando un pochino di intensità.

 

Dopo 45 minuti esco, la vasca è piccola e inizio a star scomoda, voglio gonfiare la piscina lasciatami dalle ostetriche

ma dopo pochi minuti fuori dall’acqua le contrazioni si fanno più forti e non riesco più a muovermi,

mi viene anche la nausea e arriva il panico

 

richiamo le ostetriche e dico che ho bisogno di loro, mi consigliano nel mentre di rimettermi nella vasca piccola,

la riempio, ci rientro e aspetto il loro arrivo, quando arriva Valeriè mi sembra un miraggio

mi viene vicina, (mio marito è alle prese con il gonfiaggio piscina grande nel soggiorno) mi aiuta ad assecondare le contrazioni

 

mi calma, mi dà la forza e fiducia necessarie per proseguire senza troppe paure,

mi guida con i vocalizzi e l’apertura del corpo

riesco a seguirla abbastanza

 

poi dopo una decina di contrazioni simili ne arrivano un paio un po’ più forti e inizio a lamentarmi che fanno male

Valeriè è sempre al mio fianco mi tiene le mano e mi giuda sempre, mi accarezza non mi fa entrare nel panico

 

alla contrazione successiva, sento un “POF” e rompo le acque

alla terza, sgrano gli occhi e le dico: ” spinge giù, devo spingere” e lei : “ma no, è presto”

 

insisto :” no no devo spingere” , allora chiama mio marito per avere un po’ di luce e controllano

tutto chiuso, io inizio a gridare che devo spingere,

mi dice di assecondare il mio corpo, di girarmi e mettermi a pancia in giù

faccio passare una contrazione con spinta e mi giro,

 

il tempo di cambiare posizione e grido “sta uscendo”

e senza nemmeno un lamento ecco che Valeriè anche lei incredula prende al volo Teo alle 2.10 del 22.01.2015.

 

Dall’arrivo di Valeriè sono passati solo 20 minuti e Virginia ancora doveva arrivare.

 

Mio marito non ha parole…(lui, che nemmeno voleva assistere), mi aiutano a girarmi e mi danno Teo tra le braccia.. è amore, è vita, è il parto naturale che volevamo!! 

nato con la placenta

 

Due ore dopo è nata anche la sua placenta, si sono staccati dopo 3 giorni, abbiamo fatto il Lotus birth.

A questo punto diventa magia!

Anche questa scelta, è arrivata dopo tante domande, dubbi e molte letture, abbiamo scelto il Lotus dopo aver letto Lotus birth: il parto integrale. Nati con… la placenta!

 

Offerta

 

Io, Teo e mio marito nel lettone ad annusarci, a conoscerci, ad amarci per sempre, nel più bel cosleeping mai immaginato, aspettando la sorellona che ancora non sapeva di questa nascita lampo. (l’arrivo di un fratellino è sempre una grande emozione).

 

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