Quando arriva un fratellino: emozioni sparse
Sommario
Quando arriva un fratellino non si sbaglia mai, in realtà lo sapevo anche prima che Teo fosse con noi, ma adesso che è passato un anno ho la certezza di non aver sbagliato.
Diciamo che da quando è nato fino ad oggi, qualche volta ho dubitato che la scelta fatta per noi e per lui fosse davvero quella giusta.
Si dice sempre che l’arrivo di un fratellino sia un dono, il regalo più bello che si possa fare al figlio che già abbiamo.
Ma è davvero così?
Saranno felici di questo nuovo membro della famiglia?
Andranno d’accordo?
Troppe domande affollano la testa di una mamma alle prese con la seconda (ma anche la terza o quarta) gravidanza, soprattutto se il primogenito è ancora piccolino per comprendere in pieno la nuova figura familiare.
Da sempre, essendo io figlia unica ho sognato di avere almeno due figli, la fratellanza credo sia una cosa bellissima.
Bella quando da piccoli si condividono i giochi, le litigate e tante risate ma ancora di più da adulti quando si possono condividere le gioie e dividere le tristezze che la vita riserva.
Proprio adesso che sono mamma, sento maggiormente la mancanza di un fratello con cui condividere le gioie della maternità, le gioie di donna, e ancora quelle di figlia.
Quando è nato Teo, Sara dopo una settimana avrebbe compiuto 2 anni e 1/2 per cui dire che lei voleva fortemente un fratellino sarebbe esagerato, non ha mai detto il contrario anche questo è vero, ma è stato più un subire la nostra scelta che altro.
Mi sono preparata leggendo molto riguardo la gelosia del primogenito, ero ferratissima su cosa potesse provare all’arrivo del fratellino, su come dovevo agire per non escluderlo e rendere più soft possibile questa nuova presenza in famiglia.
Sì improvvisa, perché all’età di Sara i 9 mesi nel pancione ancora non si comprendono realmente.
Il libro che mi ha aiutata di più è stato Benvenuto Fratellino di Giorgia Cozza, dove è citato l’esempio del marito che porta a casa un’altra moglie, illuminante per comprendere meglio lo stato d’animo che avrebbe provato Sara trovando nel suo ambiente Teo, il suo fratellino minore.
Sara, da piccolina di casa dopo la nascita di Teo, sarebbe diventata all’improvviso grande e i primi bisogno non sarebbero più stati i suoi.
Mi ripetevo come un mantra la frase di un’amica:
l’amore tra fratelli non è innato, innata è la gelosia, l’amore lo costruiscono con molto impegno i genitori.
Sentimenti di una mamma quando arriva il fratellino
Dopo tutto questo, ero pronta, sapevo cosa aspettarmi e più o meno avevo idea di come agire.
Ma come spesso accade nella vita, la realtà è tutta un’altra cosa, bella eh ma spiazzante!
- Non ero pronta al viso triste di Sara quando allattavo Teo e lei cercava i miei occhi.
- Non ero pronta ai suoi pianti, quando a volte le dicevo che doveva aspettare perché era l’ora di cambiare Teo.
- Non ero pronta alla sua sincerità quando mi disse un giorno “Rivoglio la mia mamma“.
Una mamma lo sa quanto fanno male al cuore certe frasi, ed è stato proprio in quei momenti che la certezza di aver fatto la scelta giusta ha iniziato a vacillare, ma per fortuna ho un marito che mi legge nell’anima e una sera abbracciandomi mi ha sussurrato: “Non stai facendo un dispetto a Sara, anzi, con lei e Teo stai facendo un ottimo lavoro, devi esserne felice!”.
Poi si sa, il tempo passa, i bimbi crescono cambiano e imparano che (come diceva Stefano Accorsi nella pubblicità del Maxibon) : two is megl che one.
Adesso osservarli giocare insieme, vedere come si cercano e soprattutto sentirsi dire da Sara “Grazie mamma per Teo, lo volevo proprio un fratellino per giocare“, conferma che davvero le ho fatto un dono per la vita.
L’arrivo di un fratellino (non richiesto)
Come gestire al meglio la normale fase della gelosia
- Inizia da subito a raccontargli come mai il tuo pancione cresce e chi c’è dentro.
Ma non farlo in continuazione potrebbe dargli fastidio, fallo quando lo vedi disposto ad ascoltarti e ad interagire con l’inquilino nella pancia. - Spiegagli cosa succederà in casa, dopo l’arrivo del fratellino.
Quali saranno le abitudini che cambieranno, dove dormirà il piccolo, dove avrà il suo spazio per il cambio, dove verranno messi i suoi vestitini. - Se il parto avverrà in ospedale e non è mai stato la notte senza di te, se puoi, abitualo gradualmente a passare qualche notte fuori.
La separazione per quei tre giorni sarà meno traumatica. - Raccontagli la routine che ha un neonato, sono piccoli ma non ricordano quando erano neonati loro.
L’allattamento, la nanna, il bagnetto, il cambio pannolino ecc.. - Ripetigli all’infinito quanto amore provi per lei e quanto gliene vuole il fratellino in pancia.
- Leggete insieme libri sull’arrivo di un fratellino come Alice e il fratellino nel pancione di G. Cozza.
Io ho preparato a Sara un fotolibro con la sua storia da quando era nel pancione fino al pancione di Teo, per farle rivivere immagini che da lì a poco avrebbe rivisto con il fratellino.
E’ arrivato il fratellino
Poi un bel giorno il fratellino nasce, non è più un’idea, un’immagine, è un piccolissimo neonato e allora…
Cosa deve fare una mamma dopo la nascita di un fratellino
- Devi aumentare le coccole al primo figlio.
- Devi fare giochi dove potete stare tutti vicini.
- Devi sempre chiedere se ha voglia di aiutarti durante il cambio, o il bagnetto.
- Devi ( appena puoi), dedicare del tempo esclusivo al primogenito.
- Devi raccontare delle cose meravigliose che potranno fare insieme.
- Aspettati delle regressioni da parte del primogenito, sono normali, assecondale!!
Ha bisogno di sentirsi ancora piccolo.
Filastrocca “vita dei fratelli”
La racconto velocissima senza pause quasi cantata, e loro mi guardano smettendo di litigare come d’incanto e se la ridono di gusto.
Giocano, ridono, si divertono, lei ha il suo gioco, lui vuole proprio lo stesso, lei non lo molla, lui grida e poi piange, lei si preoccupa e piange, piangono tutti e gridano, la mamma si arrabbia li sgrida, e poi loro ridono insieme…cos’è? è la vita dei fratelli!!
Questa è la mia felicità.