Ciao Neo-mamma, benvenuta!
In questa pagina, ho pensato di curare una breve guida che possa aiutarti a comprendere come usare il tiralatte nel modo corretto.

Inoltre, troverai qualche suggerimento su come preparare il seno all’utilizzo del tiralatte, su quanto deve durare l’estrazione, su quale sia la postura più comoda da assumere durante questa fase e dell’importanza dell’igiene delle mani.

Cos’è il tiralatte

Il tiralatte come facilmente si intuisce dal termine, altro non è che un dispositivo meccanico utile ad estrarre il latte dalle mammelle della donna durante l’allattamento. I tiralatte si distinguono tra quelli manuali o elettrici alimentati mediante rete elettrica o a batteria.

Come usare il tiralatte

Spesso il tiralatte è visto come uno strumento negativo, non conforme ai dettami di madre natura, ma bisogna considerare che non tutte le mamme hanno la possibilità di allattare al seno i loro piccoli.

Il tiralatte diviene quindi un dispositivo indispensabile, soprattutto in caso di parto prematuro o gemellare, oppure quando il neonato è definito pigro, ma anche in situazioni legate alla salute della mamma (problemi ai capezzoli) o, anche, in caso di mamme lavoratrici, le quali hanno necessità di estrarre il latte che verrà somministrato al bimbo dal papà, dalla nonna o dalla tata.

Usare il tiralatte può apparire piuttosto semplice, ma nonostante ciò è sempre bene seguire le istruzioni per fa si l’estrazione avvenga senza problemi.

Infatti, oltre alla tecnica da applicare durante l’uso del tiralatte è indispensabile possedere una buona dose di pazienza, soprattutto durante le prime estrazioni, che potrebbero apparire lente e non sufficienti.

Tiralatte consigli per l’uso

Igienizzare le mani

Quando si deve accudire un neonato, l’igiene delle mani è davvero importante, motivo per il quale ancor prima di usare il tiralatte ti consigliamo di lavare bene le mani, eventualmente con un sapone antibatterico.

Dopo l’utilizzo, anche il tiralatte dovrà essere igienizzato in ogni sua parte, così da evitare la proliferazione di batteri che, in caso di scarsa igiene, possono trasferirsi dal dispositivo alla bocca del bambino.

Inoltre, dopo il lavaggio è bene conservare il tiralatte perfettamente asciutto, poiché anche i ristagni d’acqua potrebbero creare situazioni igieniche non idonee alla salute del bimbo.

Preparare il seno

La gravidanza è un percorso naturale durante il quale il corpo della mamma si prepara non solo a dar vita al futuro nascituro, ma a provvedere anche al suo sostentamento.

Il seno, per la nutrizione del neonato, gioca un ruolo fondamentale, motivo per il quale, per star bene, dovrai prendertene cura: durante la gestazione, per prevenire gli inestetismi delle smagliature, e nel periodo dell’allattamento, per evitare la comparsa delle ragadi ( dopo averli provati ti consiglio l’utilizzo dei paracapezzoli in argento).

L’allattamento è un’attività fisiologica, per cui estrarre il latte ti verrà naturale anche con l’impiego del tiralatte.

La formazione del latte viene stimolata quando il bimbo viene attaccato al seno della mamma, quindi, è normale che con il tiralatte tu possa riscontrare qualche difficoltà.

Per cercare di prevenire il problema nella mancata eiezione, prima di iniziare l’estrazione puoi provare con un massaggio sul petto, non troppo forte, ma tale da ricreare lo stimolo che in natura viene prodotto dalle labbra del neonato.

Devi sapere che, l’areola (la zona più scura che circonda il capezzolo) è ricca di ghiandole che producono sostanze grasse che oltre ad invogliare l’appetito del neonato proteggono e idratano la pelle di quell’area.

Per prevenire irritazioni viene sconsigliato di sottoporre i capezzoli a lavaggi con sapone, in quanto si rischia di eliminare lo strato protettivo, presente naturalmente quella zona, indispensabile contro la secchezza. Quindi, è possibile mantenere il seno pulito anche attraverso frequenti risciacqui con acqua.

Nel caso in cui l’estrazione del latte dovesse risultare dolorosa puoi praticare dei massaggi per comprimere la ghiandola mammaria ed evitare la comparsa della mastite, un’infezione causata dalla congestione dei dotti mammari.

Scegliere la comodità

Una volta assemblato il tiralatte, prima di iniziare con l’estrazione mettiti comoda e rilassati.

La calma aiuta a rendere l’estrazione meno dolorosa, motivo per il quale devi sederti su una poltrona comoda o su un divano.

Ti consigliamo di usare il tiralatte in un ambiente tranquillo, senza il passaggio di persone: magari, se a casa hai dei parenti, ritirati nella tua camera da letto, posiziona dei cuscini sul letto in modo da avere un supporto dietro alla schiena e rilassati.

Stimolare l’emissione del latte

Per stimolare l’erogazione del latte nella maniera più naturale possibile ti consigliamo di utilizzare un tiralatte elettrico, progettato per imitare la suzione del neonato.

Quindi, il tiralatte elettrico come funziona? Esattamente come la poppata con il bimbo: una suzione iniziale leggera e veloce seguita da lenta ma decisa.

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La stimolazione del flusso e l’aumento del volume del latte possono essere attivati anche tramite un massaggio al seno, prima e durante l’estrazione, inoltre viene anche consigliato di riscaldare il seno, magari applicandoci sopra un asciugamano caldo.

Anche se non allatti il bimbo al seno, tienilo in grembo, il suo contatto favorirà l’estrazione del latte.

Devi anche sapere che il suo calore unito al tuo faranno sì che il tuo corpo rilasci ossitocina, elemento che favorisce la contrazione della muscolatura liscia presente intorno alle ghiandole mammarie, piuttosto utile durante l’eiezione del latte.

Posizionare la coppetta

Sia che tu abbia acquistato un tiralatte elettrico o che preferisca utilizzare il tiralatte manuale, dovrai far si che la coppetta aderisca perfettamente all’areola, questo perché il tiralatte, una volta in funzione, dovrà ricreare una sorta di sottovuoto, similare a quello che avviene quando il latte viene preso direttamente dal bambino.

Un piccolo segreto che le neomamme impareranno solo con il tempo è quello di posizionare il capezzolo al centro esatto del condotto, in modo tale che non urti contro la coppetta, al contrario potresti sentire un leggero fastidio.

Ad ogni modo, tutti i modelli di tiralatte funzionano pressoché allo stesso modo, ma vi sono comunque alcune differenze fra quelli manuali e quelli elettrici: apro una brevissima parentesi per descriverteli entrambi.

Tiralatte manuale

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Il tiralatte manuale è piuttosto semplice da usare, basta posizionare la valvola sul seno e azionare la levetta, così da ricreare la pressione necessaria al fine dell’estrazione del latte.

Il tiralatte manuale, quindi, deve essere azionato dalla mamma, e come tutti gli oggetti presenta dei pro e dei contro. Fra i pro vi è la comodità, in quanto risulta leggero e poco ingombrante, quindi è facile da trasportare; inoltre, la pressione sul seno è regolata dalla mamma, quindi sarai tu a valutare se e quanta forza e velocità imprimere sulla leva. Infine, è il meno costoso, quindi è conveniente anche sotto l’aspetto economico. Per quanto riguarda gli svantaggi, il tiralatte manuale ha una capienza ridotta, quindi, va bene per le estrazioni di breve durata, inoltre, è decisamente più lento rispetto a quello elettrico.

Tiralatte elettrico

Anche il tiralatte elettrico è piuttosto semplice da usare, in quanto, dopo averlo posizionato sul seno fa tutto da solo. In commercio potrai trovare anche il tiralatte elettrico doppio, anche questo semplice da usare, ma a differenza del singolo, l’estrazione sarà ancora più veloce in quanto potrai tirare il latte da entrambi i seni contemporaneamente.

Tempi per l’estrazione del latte

Durante i primi giorni di vita del neonato la produzione del latte è instabile, quindi, non dovrai allarmarti. La stabilità potrai trovarla a patire dalle quattro / sei settimane ed è da questo momento che puoi iniziare a scadenzare le poppate e a monitorare la durata dell’estrazione del latte.

Devi sapere che ogni mamma ha un proprio flusso di latte, per cui anche tu dovrai trovare il giusto equilibrio: tieni d’occhio l’orologio e memorizza l’ora in cui riesci ad estrare un quantitativo maggiore di latte.

Inoltre, dovrai imparare a distinguere la fuoriuscita di semplici gocce dai getti veri e propri, in quanto sono questi ultimi a garantirti un’estrazione maggiore.

Se estrai il latte durante i getti, una seduta potrà durare dagli otto ai dieci minuti, mentre se sei una mamma con emissioni tardive, dovrai pazientare per ulteriori cinque minuti.

Non interromperti

Per ricollegarci al paragrafo precedente, se vuoi estrarre il latte in un’unica seduta, dovrai cercare di non interrompere il flusso del latte.

Se sei una mamma con eiezione pigra, in commercio sono presenti dei tiralatte elettrici che aiutano a stimolare il flusso. La stimolazione di qualche minuto induce l’eiezione, così potrai estrarre il 36% del volume del latte.

Quando usare il tiralatte

Il tiralatte è un dispositivo importante e molto utile ad una neo mamma in quanto consente di estrarre il latte durante il periodo dell’allattamento.

Potrai usare il tiralatte per svariate ragioni, tra le quali:

– quando non potrai allattare il bambino direttamente al seno;

– quando hai un aumento della produzione del latte (solitamente capita alle mamme con bimbi nati prematuri);

– oppure, semplicemente se senti l’esigenza di drenare il latte in eccesso e il seno è dolorante.

In conclusione, il tiralatte non è uno strumento indispensabile, ma un buon alleato che può aiutarti a svolgere il compito di mamma.

Soprattutto se sei una mamma che lavora, la possibilità di poter somministrare il tuo latte al piccolo anche in tua assenza non deve assolutamente passare in secondo piano.

I nutrimenti presenti nel latte materno possono sicuramente essere sostituiti, ma finché si può consiglio sempre di seguire le leggi fisiologiche della natura.

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