Per i neo-genitori una cosa particolarmente difficile è riuscire ad addormentare il neonato; capire perché non dorme è il primo passo verso l’accettazione di tutte le nuove emozioni che si concentrano tra il parto appena avvenuto e la mancanza di sonno.
Come addormentare un neonato
Sommario
Trovarmi per la prima volta con una neonata tra le braccia è stata emozione e magia, poi è arrivata la notte.
Non ero preparata a non dormire più, non ero preparata a svegliarmi ogni 2 o 3 ore per farla poppare o semplicemente perché aveva bisogno di coccole, non ero pronta ed ho subito accusato il colpo, ero stanca, sfinita avrei voluto dormire, avrei voluto si addormentasse più velocemente e più serenamente.
Passavano i giorni e Sara “voleva” stare sempre in braccio, non riuscivo nemmeno a togliere il pigiama e fare una doccia con calma era un miraggio. Arrivavo a sera sfinita ed è proprio verso sera che a lei iniziavano le coliche, non vedevo l’ora tornasse mio marito da lavoro per lasciargliela e andare in un’altra stanza a ricaricarmi le energie.
Conoscere il sonno del neonato
Nulla; la svolta è avvenuta nel momento in cui mi sono resa conto che non ne sapevo nulla del sonno dei neonati.
Poi ho smesso di voler imporre i ritmi da adulto e sono iniziati i primi piccoli miglioramenti, ho smesso di giudicarmi come pessima mamma ogni volta che piangeva prima della nanna, ho cercato di non innervosirmi perché così facendo, creavo un circolo vizioso dal quale non uscivamo più. Nervosa io, nervosa lei, più nervosa io e ancora più nervosa lei e così all’infinito.
Con un bebè non ci sono certezze, non tutti i metodi funzionano, la cosa fondamentale è seguire il proprio istinto e imparare a “decifrare” il linguaggio del neonato, io a tal proposito ho trovato utile un libro letto durante la gravidanza di Tracy Hogg definita anche la donna che sussurrava ai bambini.
Ho trovato questo libro illuminante prima di diventare mamma, poi il mio istinto mi ha portata più verso un approccio ad alto contatto, ma tantissimi consigli letti, sono stati utili a capire cosa stessero cercando di esprimere i miei figli appena nati.
Se hai anche tu un neonato che dorme poco, ti consiglio i metodi che con entrambi i miei figli hanno funzionato.
8 Metodi per addormentare un neonato senza stress
Differenziare il giorno dalla notte
Lo ammetto, per colpa della stanchezza ho commesso il classico errore che si fa con il primo figlio, cercavo in ogni modo di far dormire Sara di giorno eliminando i rumori.
Staccavo il telefono, silenziavo il cellulare, mi arrabbiavo ogni volta che suonava il citofono e guai a fare qualsiasi altro rumore in casa.
Per il buon sonno di un neonato è invece fondamentale fare esattamente il contrario, non si devono annullare i normali rumori di vita quotidiana.
Ho notato proprio la differenza con il secondo figlio, con il quale ho fatto le cose che facevo prima della sua nascita, dormiva in stanze senza l’assoluto silenzio e con la luce del giorno.
Ha così imparato la differenza tra il giorno e la notte, e riusciva a riposare meglio della sorella anche quando eravamo fori casa, non aveva imparato ad addormentarsi in un ambiente silenzioso e buio.
Adottare una routine della nanna
Se il neonato non dorme, fare insieme sempre le stesse cose prima di andare a dormire, lo aiuterà a tranquillizzarsi e ad addormentarsi più facilmente.
La routine per il neonato è un vero aiuto solo se segue i suoi ritmi, non deve essere imposta, ma essere strutturata seguendo le sue esigenze, che sono uniche e cambieranno in base alla sua crescita.
La terapista Elizabeth Pantley, nel suo libro Fai la nanna senza lacrime, sostiene che il segreto è abituare il bambino al sonno, spiega come riuscire ad avere chiaro un programma da seguire per adottare la routine di cui il neonato ha bisogno, attraverso diverse tabelle dove puoi registrare i momenti del riposo di tuo figlio.
Un’ idea è quella di prepararlo per la nanna sempre alla stessa ora; segui, una volta trovate quelle giuste, lo stesso ciclo di azioni, prima dell’ultima poppata fagli un rilassante bagnetto, mettigli il pigiama, leggi delle semplici fiabe ad alta voce, cantagli una ninna nanna, dagli un bacio.
Questi semplici passaggi se ripetuti ogni sera, lo aiutano a capire che è arrivata la notte e sentendosi più sereno sarà predisposto a un lungo sonno.
Fasciare il neonato
Pratica il wrapping, avvolgi il piccolo in un telo di mussola come se fosse un bozzolo di farfalla, con le braccia dentro.
La fasciatura del neonato è comune a molte culture in diverse, lo sai perché?
Perché i neonati fasciati sentendosi contenuti, con confini limitati per i movimenti degli arti, si sentono come quando erano nel ridotto spazio dell’utero materno, si sentono così al sicuro, si sentono tranquilli, e riescono a rilassarsi, questa sensazione di caldo abbraccio li fa addormentare prima e li aiuta a mantenere costante la temperatura corporea.
Dopo i primi tre mesi, la fasciatura non è più consigliata, per ottenere la stessa sensazione di contenimento si può far dormire il bambino nel sacco nanna, che continua a dargli la tranquillità necessaria per dormire bene.
Utilizzare un oggetto transizionale
Che sia un pupazzo, un morbido dudu, o il ciuccio (da proporre solo ad allattamento ben avviato) non importa, l’oggetto che vorrà sempre vicino al momento della nanna sarà il tuo alleato durante l’addormentamento, aiuta il bambino a non sentirsi solo e a percepire comunque la tua presenza.
Qualsiasi oggetto di transazione, che aiuti il piccolo a non sentirsi solo e ad avvertire la presenza della mamma, può rivelarsi un alleato prezioso nella fase di addormentamento e può aiutare il piccolo a gestire meglio anche i risvegli notturni.
Sarà fondamentale dopo i sei mesi, quando il neonato inizia ad essere in grado di addormentarsi da solo, con la tua vicinanza e con il suo oggetto transizionale, in poco tempo imparerà anche a prendere sonno in autonomia, senza più voler stare tra le tue braccia.
Riprodurre i rumori bianchi
I rumori bianchi per alcuni scienziati, ricordano al neonato i suoni ascoltati nella pancia della mamma e ascoltarli una volta nati li riporterebbe in uno stato familiare di grande tranquillità. Secondo altri, l’esito del rilassamento dei bambini è dovuto alla sincronizzazione di questi suoni con quelli a bassa frequenza delle onde cerebrali nel sonno più profondo.
Uno studio condotto nel 1990 su due gruppi da venti bambini sottoposti a rumore bianco, ha dimostrato che l’80% di loro, si sarebbe addormentato nel giro di cinque minuti.
Infatti esistono molte applicazioni o generatori di rumore bianco per neonati, che ad averlo scoperto prima mi sarei risparmiata ore di phon accesso o sussurri tipo “ssshhhh ssshhhh ssshhhh sshhhh sshhh ” senza sosta.
Il consiglio è di non abusarne! Non utilizzare i rumori bianchi per tutta la notte perché a lungo andare potrebbero interferire con la qualità del sonno. Non vanno mai trasmessi a un volume superiore ai 20 decibel e il dispositivo che li effettua deve essere posto a una certa distanza dal bambino, mai nella culla o nel lettino.
Cullare ritmicamente
Ho cullato e dondolato così tanto che ormai era diventato un riflesso incondizionato ogni volta che avevo tra le braccia qualcosa (fosse anche il sacchetto del pane) o tenevo nelle mani il carrello della spesa, il dondolio mi partiva in automatico.
Come cullare il neonato? Deve essere un dolce dondolio che ricorda al neonato il movimento al quale era soggetto durante la gravidanza.
Vale tutto, dalle culle appese, alle amache per neonati, alla sedia a dondolo mentre lo tieni tra le braccia, puoi tenerlo in fascia o nel marsupio ergonomico, l’importante è non smettere di dondolare!
Dondola, dondola come il ritmo lento di una ninna nanna, che aiuta a calmare i bambini e come ormai avrai imparato si addormenteranno più facilmente.
Rispettare i suoi ritmi
Sai quanto dorme un neonato?
Nei primi 6 mesi di vita, non ti preoccupare se ha un ciclo del sonno irregolare (dal punto di vista di un adulto), noterai che alterna brevi sonni a periodi di veglia. La maggior parte dei neonati fa dei piccoli pisolini con una durata variabile tra i 30-45 minuti fino a 3-4 ore. Nelle prime due settimane di vita, è normale che il neonato si svegli solo se ha fame e che appena sazio si riaddormentarsi.
I neonati dormono molto più di un adulto, e per questo motivo è bene non imporre i nostri orari ma rispettare i ritmi del bambino, sembrerà banale ma non dovresti mai svegliare un bambino che dorme e viceversa metterlo a letto appena riconosci i segnali di sonno.
Ogni piccolo avrà il suo, mia figlia iniziava a strofinare le manine vicino alle orecchie; ti elenco quelli più comuni:
- sbadiglia
- è più nervoso ( non pensare siano capricci)
- ha gli occhi lucidi
- ha lo sguardo che fissa lontano (potrebbe interessarti l’evoluzione della vista nei neonati)
- si strofina gli occhi
- si strofina le orecchie
- piange, un pianto più simile ad un lamento a volte intervallato da sbadigli.
Il neonato più è stanco, meno riesce a dormire e si innervosisce; per riuscire a farlo addormentare serenamente deve avere una routine consolidata, lo aiuterà a distinguere i vari momenti della giornata.
Assicurare un buon riposo
Anche un neonato a bisogno di riposare bene, e per farlo devi preparargli una cameretta confortevole, idonea alla sua età.
E’ importante rispettare alcune regole per la sua sicurezza e comodità durante la nanna:
- verifica che la culla o il lettino rispettino gli standard di sicurezza
- fai dormire il neonato su un materasso adatto che sia per culla o lettino
- non lasciare oggetti piccoli e morbidi vicino al bambino
- togli le coperte, se pensi abbia freddo utilizza il sacco nanna
- il cuscino non è indispensabile, al massimo prova a utilizzare quello per la plagiocefalia
- controlla bene che la testa quando dorme resti sempre ben scoperta, posizionalo verso il fondo del letto in modo che sia impossibile che scivoli più giù
- non farlo dormire in nessuna superficie morbida, sui cuscini o sulla poltrona
- la temperatura della camera non deve essere troppo calda, la temperatura perfetta dovrebbe essere tra i 16 e i 19 gradi
- fallo dormire a pancia in su.
La posizione giusta per far dormire un neonato
Gli esperti sono concordi che la posizione più sicura per far dormire un neonato sia supina (sulla schiena), posizione che molti studi hanno dimostrato abbassi il rischio della Sindrome da Morte Improvvisa (SIDS).
Pazienza alla mano e tanti tentativi, ora tocca a te adottare il modo migliore per far addormentare il tuo bambino serenamente, io all’inizio non ti nego di aver effettuato per il bene comune il co-sleeping.
Buon riposo a tutti.
Ho scritto proprio oggi di questo argomento sul mio blog. Credo che ogni esperienza sia diversa dalle altre. Il mio bimbo non ha mai dormito tantissimo, eppure è molto sereno e calmo. Certo è un neonato che non sta mai fermo e che vuole scoprire il mondo prima del tempo e questo lo porta a non riuscire a prendere sonno facilmente.
Ho trascorso tre mesi a vederlo addormentato per massimo un’ora e poi …. zaaaaaccc. Pianto disperato senza un motivo.
Allora ho capito che il suo non era un malessere per dentini, fame, dolori vari. Il suo era un disperato bisogno di dormire di più e sono riuscita a risolvere il problema lasciandolo per due giorni da solo nel suo lettino. Io sono scappata dalla stanza e lui ha imparato da subito a dormire da solo. Se prima gli tenevo la mano, lo prendevo in braccio, lo coccolavo e non dormiva, ora lo lascio nella culla e in due minuti si addormenta da solo. Si sveglia sereno e anche se la notte non tira tutta la notte sono comunque felice di aver risolto il mio problema 🙂
Il sonno dei bamabini è un mistero 😀
Bisogna provarle tutte prima di trovare la soluzione giusta per ognuno.
Noi qui ci addormentiamo ancora tutti appiccicati appiccicati 😉